Basta curiosare per il web in questi giorni per rendersi conto che qualcosa, in Grecia, sta cambiando.
Un cambiamento radicale, senz’altro determinato dalla situazione a dir poco disastrosa nella quale versa la Grecia, il primo (di tanti) morto ufficiale del nazionicidio pianificato dalla UE. Le fasi per arrivare alla morte clinica di uno stato sono sempre le stesse, ma purtroppo in Grecia si è da tempo arrivati all’ultima. Una classe dirigente “democratica”, rigorosamente anti-fascista, dedita alla corruzione, al disinteresse per la buona salute dello stato sociale e dei suoi cittadini, allo sperpero indiscriminato di denari pubblici, alla xenofilia congenita, alla tassazione opprimente, alla distruzione/svendita/cessione di tutte quelle sovranità proprie di uno stato democratico, all’abbandono di tradizioni e valori. Basta qualche decennio di questa ricetta, e l’annientamento di una nazione è assicurato.
Come era prevedibile fin dai tempi dell’ignobile trattato di Lisbona, le grasse locuste della UE intervengono prontamente. Non per risollevare la Grecia dalla terribile crisi, ma per assicurarne la sedazione durante le operazioni volte al “pareggio di blancio”, l’ultimo prelievo fatale prima di staccare definitivamente la spina e uccidere lo stato sociale. Per inciso, è esattamente la fase a cui siamo giunti in Italia, e se non riprendiamo al più presto in mano la situazione ci aspetta lo stesso, tragico epilogo.
In questo scenario, si fa strada un partito di estrema destra rimasto finora nell’ombra: Chrysi Avgi (Alba Dorata). Ha superato lo sbarramento del 3% e potrebbe entrare nel parlamento greco grazie ad una quota di circa il 6%. Il che, basterebbe ad assicurargli 15-20 seggi. Se poi si considera un eventuale sodalizio con Laos, l’altro partito greco di estrema destra, la quota complessiva arriverebbe al 10%.
La Grecia cerca così di curare il tumore che l’ha ammorbata, e premia quella che sembra essere l’unica speranza per il futuro.
Se leggerete gli articoli che ne parlano sul web, non potrete fare a meno di rilevare una certa contaminazione dalle origini fin troppo chiare. La casta globalista, i tecnocrati illuminati e il sinistrume maleodorante non ci stanno: qui si tratta di difendere l’Identità Nazionale di un popolo, l’integrità del suo stato sociale e il suo benessere.
E’ quanto di più naturale che se l’immigrazione costituisce un problema deve essere fermata. Il 90% dell’immigrazione illegale diretta verso la UE transita attraverso la Grecia.
E’ quanto di più natuale che si debba al più presto abbandonare l’Euro, se si vuole sperare in una rinascita economica.
E’ quanto di più naturale che i responsabili della crisi debbano pagare per averla provocata.
Un popolo esasperato da povertà e criminalità dilagante sceglie di non stare più al gioco e cambia rotta. Noi lo troviamo legittimo, e auspichiamo che ciascuna nazione della UE possa seguire il prezioso esempio della Grecia.
Per questo salutiamo con affetto, orgoglio, onore, stima ed ampia vicinanza ideologica Nikolas Mihaloliakos, leader di Chrysi Avgi. A lui vanno i nostri migliori auspici ed il nostro “in bocca al lupo”.
(Proarisetfocis)
Nessun commento:
Posta un commento